titolo
Opere ed interventi nel terrapieno sud del bacino di Vado Ligure-Bergeggi (SV)

progettazione
Studio Dedalo, studio E22, Alessia Oppido
calendario
progetto: 2011;

dati
lotto intervento: 18.800 mq;
importo opere: € 10.000.000;

L’area di progetto riveste un ruolo di notevole importanza strategica sotto il profilo urbanistico e paesistico in quanto rappresenta l’anello di giunzione tra ambiti caratterizzati da funzioni prevalenti e qualità ambientali notevolmente diversi l’una dall’altra. Basti pensare che l’area interessata confina a nord con la via Aurelia e la Punta di Bergeggi. dove risalta la componente vegetazionale – naturalistica; a sud con il mare, altro elemento naturale di spiccata valenza paesaggistica; ad est con la zona adibita ad attività portuali, che esercita una pressione ambientale/acustica legata alle attività lavorative svolte; ad ovest con la parte iniziale dell’arenile di Bergeggi destinato alla balneazione ed altre attività dell’uomo di svago e relax.

INTEGRAZIONE
Il progetto si propone di unire i diversi ambiti urbani con cui si relaziona operando le seguenti scelte:
- costruire un edificio che contiene al suo interno funzioni legate alle attività portuali, al turismo ed il mare;
- disegnare i fronti del manufatto architettonico in modo da risolvere il collegamento percettivo-visivo con le diverse zone: ad est e sud, il progetto disegna un prospetto lineare, barriera visiva verso il porto e verso il mare; a nord l’edificio ha un andamento spezzato e si raccorda alla linea curva della nuova passeggiata, della via Aurelia e della propaggine rocciosa soprastante attraverso una scarpata verde dalle linee “morbide”; ad ovest, verso la spiaggia e il mare, si trasforma in una composizione di corpi/edifici a funzioni pubbliche che si protendono verso l’acqua.

POLIFUNZIONALITÁ
L’obiettivo dell’uso ottimale delle risorse pubbliche viene perseguito dal progetto che offre al possibile uso urbano alcune strutture che affiancano quelle prevalenti ad uso portuale e parcheggio e che rispondono al fabbisogno di cultura, sport, spettacolo e svago espresso a scala comprensoriale.
In questo modo l’area si affranca da un uso a parcheggio concentrato in alcune settimane estive con grande spreco di risorse territoriali, a vantaggio di un utilizzo continuativo durante l’anno. Per questa ragione lo spazio a parcheggio sopratante è disegnato e pensato per essere utilizzato anche durante l’inverno per ospitare manifestazioni compatibili quali gare di mini go-kart per bambini, manifestazioni di aeromodelli, spazio pratica golf, competizioni di skateboard o bicicletta acrobatica e molte altre varianti di sport e svago all’aria aperta. Il parcheggio coperto a quota 7.20 slm infatti garantisce comunque un soddisfacimento di posti auto tali da eliminare temporaneamente quello in copertura per ospitare le attività indicate.

IL PARCHEGGIO COME ELEMENTO DI QUALITÁ URBANA: L’ELEMENTO SIMBOLO DELL’ALBERO DIVENTA ICONA QUALIFACANTE
Sotto il profilo percettivo, il parcheggio pubblico sulla copertura dell’edificio richiede particolare attenzione e cura sia per la posizione visiva sopraelevata in prossimità del mare che per la notevole estensione (supera una superficie di 10.000 mq).
Presupposto informatore del progetto è quello di trasformare il parcheggio in elemento di qualità urbana che non nasconde la propria natura con banali accorgimenti e mimetizzazioni quali vegetazione arborea o pensiline, bensì elabora la superficie come un’opera architettonica in grado di rapportarsi con il contesto attraverso lo sviluppo di alcuni punti chiave:
- il disegno dei posti auto rompe la rigidità dello schema classico a vantaggio di linee sinuose spezzate che si prolungano verso ovest nella costruzione degli edifici pubblici di confine con il litorale;
- il colore assurge un ruolo dominante nell’accentuare il tessuto disegnato a terra nel parcheggio attraverso tre diverse colorazioni (beige, grigio e verde) a seconda dell’uso (rispettivamente posti auto, corsia e spazio interno);
- utilizzo di un elemento scultoreo in grado di caratterizzare il parcheggio attraverso il significato simbolico dell’albero che perde la propria natura vegetale per diventare icona artificiale in grado di qualificare uno spazio. La scultura viene dotata di funzioni differenti a seconda delle dimensioni in modo da aumentare la specificità dell’oggetto ed il proprio significato simbolico. Per queste ragioni l’elemento albero-artificio porta aria e luce all’interno del volume sottostante destinato ad attività portuali, produce energia attraverso un impianto micro-eolico, diventa palo di illuminazione per il parcheggio, spruzza acqua nebulizzata come elemento ludico, diventa struttura di servizio per bagni o spogliatoi pubblici. La collocazione degli elementi di arredo, la loro varietà consente di ottenere una forte flessibilità delle soluzioni in fase esecutiva. Quasi che le future e più precise definizioni tecniche dei fabbisogni funzionali possano produrre ulteriori elementi di stupore e di magia nello spazio (la foresta baudelairiana)